Ormai è certo:
Cavallaro Sindaco.
Buttafuoco ne cambierà
magari il nome: si chiamerà borgomastro.
Questa di affidare la
gestione comunale alla periferia della Confindustria, come dire a quel grande
intellettuale collettivo che anima l'imprenditorialità e sa imporre il
capitalismo anche ai vecchi veterocomunisti come me, mi sollazza tanto. Mi sto
domandando: Ma 'sta storia qua dell'estraneo Cavallaro a sindaco di Racalmuto è
una mossa diabolica del giornale di Sciascia o un flop di dilettanti della
politica, un gioco da ragazzi insomma? Per logica dovrei propendere per la
seconda ipotesi.
Senonché. Senonché mi giunge voce che lo stato
maggiore del PD democristianizzato qui a Roma sta tramando per una simile
esilarante manovra elettorale. Peraltro qualche maligno mi dice che così i
candidati della ciucesca sagrestia hanno davvero la strada spianata. Certo se
vedo che anche il ribollente M5S diviene più mellifluo del più amorevole
convento di clarisse, il cerchio comincia a chiudersi e se poi l'On. Bosco
nulla ha da proporci che salvare il mio amico ex postino, il cerchio è proprio chiuso. Starò a vedere.
Certo che il teatrino della politica paesana in quel di Racalmuto è
scoppiettante.
E i problemi?
quei grossi problemi
che si agitano a Racalmuto? dal tracollo del mondo del lavoro giovanile, alla
volatizzazione demografica, agli irrespirabili residui passivi spalmati per i
prossimi dieci anni, sui quali peraltro incombe uno tsunami tassaiolo? dai disservizi a costi iugulanti, alla mala
gestio che continua a perpetuarsi, tutto questo lo risolveremo con un articolo
ben scritto (la bella scrittura non la si nega) sul Corriere della Sera o con
la boschica sentenza : tutti colpevoli, meno l'ex postino quello che bussava tre
volte e la terza era una richiesta elettorale sempre saudita.
Già e la Jacono e
Zambito? Quelli ormai hanno scelto il brillante giornalista del Corrierone.
Potrà servire.
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