Testè citai I Lineamenti"di Hegel. Perché? Vi voglio leggere una pagina, sempreché avete doti di divina sopportazione:
" L'origine del male in generale sta nel mistero, cioè nel lato speculativo della libertà, nella sua necessità di uscire dalla naturalità del volere e di essere interiore di fonte ad essa. E questa naturalità della volontà che, in quanto contraddizione di se stessa e incompatibile con sé, viene ad esistere in quell'antitesi; ed è, così, questa 'particolarità' della volontà stessa, che si determina ulteriormente in quanto male. La particolarità, cioè, è soltanto come un che di 'duplice'; qui, è l'antitesi della naturalità di fronte alla interiorità della volontà, la quale , in questa antitesi, è soltanto un esser per sé, 'relativo' e formale, che può attingere il suo contenuto, unicamente dalle determinazioni della volontà naturale: dal desideri, dallo stimolo, dall'impulso ecc. ...." e via di questo passo. Mi sono rotto e chiudo. Mi sta andando il cervello in fumo. Non so se questo Hegel mi turlupina .. o è più intelligente di me. Opto per questa seconda ipotesi e passo ad altro. Ma sia chiaro: lo Stato moderno, lo Stato ETICO, lo Stato come realtà pensata, lo Stato al di là delle angustie della usuale ragione o peggio dell'angustia morale magari di derivazione cristiana; lo Stato laico di oggi promana da questo arduo filosofico vangelo. L'onesto governo deve fare i conti con la superiore etica dello Stato che deve provvedere al benessere dei cittadini, alla crescita civile dell'intera nazione (o della regione o del comune) alla libertà di tutti nell'ineludibile stato di necessità. Tutti i grilleschi piagnistei si sbriciolano, tutte le arroganti predicazioni degli incompetenti sono vacue voci. Lo Stato provvede al di là del bene e del male, superando le meschine o ottuse logiche degli incolti, di belle anime senza intelligenza.
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