sabato 25 aprile 2015

I SAVATTERI - mafiosi? Ma si asciucassiru lu mussu! Io onoro i Savatteri. Io appaludo a Tanu Savatteri.

I SAVATTERI - mafiosi? Ma si asciucassiru lu mussu! Io onoro i Savatteri. Io appaludo a Tanu Savatteri.
APPUNTI VARI

 

1868: Notaio Calogero Savatteri di Gaetano

1°/11/1852 Atto di Angelo Gambuto del fu Notarr D: Giuseppe Regio Notaro residente in questo Comune di Racalmuto, Circondario della stessa Provincia di Girgenti, collo studio nella strada di Sant’Anna ... si  trovò in Casa di D. Aurelio Alaimo del fu Michelangelo sita in questo quartiere di San Giuliano ... e Nicolò Restivo Caponcello del fu Giuseppe contadino [qui] dimorante quartiere di San Giuliano. Raccomando l’anima mia al sommo immortale Iddio ... seguta la mia morte si prendessero tre bolle di composizione in discarico di mia coscienza per una sola volta allo luoghi Santi di Gerusalemme tarì due da pagarsi seguita sarà la mia morte ... e propriamente in casa di D. Aurelio Alaimo sita in questo comune quartiere di San Giuliano, in una camera a piano superiore che si ave luce da una porta a mezzogiorno, alla continua presenza di d. Calogero Vinci del fu d. Giuseppe, civile, di d. Giuseppe Calamera  del fu d. Pietro civile, di d. Giuseppe Santino del fu Rosario, scriba, e di mastro Gaspare Agrò del fu Baldassare ferraro, domiciliato in questo comune....

 

 

Atto Girolamo Cavallaro - 27/2/1846: dò e lego all’Opera di Maria Santissima del Suffraggio onze due per essere ascritta come sorella della stessa per godere tutti quei benefizii annessi a detta Opera per una sola volta. In tutto il resto dei miei beni mobili, immobili, crediti, denaro ed altro nella metà parte disponibile instituisco eredi a Salvatore Agrò mio figlio nato, e procreato da me testatrice, e da Salvatore Agrò mio primo marito, e nella metà parte indisponibile instituisco eredi del detto Salvatore Agrò , a Calogero, e Maria Domenica Rizzo miei figli nati e procreati da me testatrice e da Calogero Rizzo mio secondo marito ... alla presenza di Giovanni Piazza fu Francesco beccaio, di maestro Giuseppe Picone del fu Giovanni Marammiere, di mastro Giovanni di Falco di Giuseppe marammiere e di maestro Salvadore Martorana, Nicolò barbieri domiciliati in questo Comune e quartiere il primo di Santa Croce, il secondo di S. Giovanni di Dio, il terzo del Monte, e l’ultimo di S. Giuliano.

 

Sponsali 1751-66 - Mastro Vincenzo Sciascia sch. F. l. e n.le di mastro Giovanni con Anna Scibetta di questa terra e per qualche tempo abitatore delli Grotti con Maria Fantauzzo di Mastro Antonino e Catarina Fantauzzo jug. Delli Grotti.  1759 7^ Agosto 10 - 12 - 15 (solo pubblicazioni).

 

=== Nel 1855/12 di giugno Rosa Ciccotto levatrice di anni 55 - un maschio nato da Anna Cutaia di anni 22 e da Salvatore Rizzo di anni 24 di professione contadino di dare al medesimo il nome di Giuseppe

Atto del 31 ottobre 1855 della prefettura: “copia conforme che si rilascia ad uso di matrimonio”.

 

 

Importante perché rettifica dati aliunde disponibili.

 

 

Archivio Vescovile Agrigento - Atti Vescovi - Registro 1649-1650 (pag. 262) - Racalmuto - Benefizio dell’Itria assegnato all’arciprete Pitruzzella dopo la morte di Giuseppe Grillo -

 

 

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Fogli sparsi Matrimonii - dopo 1670 primo novembre annatoato il passo del canto gregoriano Osanna (scritto: osna)

 

 

 

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Importante

Morti del 1622

 

“ dicto (maji 1622)

Il Ill.mo Gero(nimo) del Carretto fu morto e sepp.[ellito] nella ecclesia di S.to Francesco per lo clero [n.° 17]

 

 

T U F U L I (dalla fabbrica) 11.12.1658 per acqua tt. 3.2. a 28. d. a tre mastri e sei manuali -/ 1.10. per acqua tt. 3.9. per un mastro et quattro manuali tt. 15. ad un'homo per ammazzare li tufuli  dello gisso cernuto tt. 2.12. per acqua g.a 15. per havere comprato dui imbrici  per metterli

 

 

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Qui Dorme

nella pace del Signore

Donna Maria Grillo in Savatteri fù Francesco Paolo nata a Racalmuto e quivi morì di anni 52 l’alba del 20 Marzo 1862, col maledetto aneurisma.

Pietosa, caritatevole, devota assai prudente.

Obbiediente figlia, consorte fedele, amorosa madre.

Della famiglia l’angelo, la pace l’allegria

Chè sua scomparsa eternamente cancellò:

allo sposo ai figli.

Deh! Adorabile madre accogliete questo duraturo monumento che vostro figlio Calogero vi eregge di lagrime bagnato.

In segno di sentita devozione

Beneditelo.

 

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Savatteri Calogero nato il 15/6/1833 morto il 5/6/1878, sposato Santa Picone, nato nel 1840 e morta nel 1920.

Savatteri Leonardo (fratello di Calogero) - Francesco Paolo (quello del libro) e padre di Gaetano Maria. Gioacchino fratello ; Salvatore fratello. Rosalia sorella sposa Messana Eugenio Napoleone (nonno di Genio) e Vincenza sorella..

 

 

Figli di Gaetano (sindaco a cavallo dell’Unità) e di Grillo Maria Antonia Cavallaro (quella della lapide). Gaetano nato nel 1812 e muore il 19/9/1876.

Figlio di Leonardo e Vincenza Tirone

Figlio di Gaspare e Angelica Gambuto:

Gaspare figlio (?) di Francesco.

 

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I precedenti appunti mi sono stati forniti oggi 27 gennaio 1998, a casa mia dal giornalista Gaetano Savatteri, figlio del prof. Lillo Savatteri. Altre notizie importanti fornitemi riguardano il circolo del mutuo soccorso. In particolare mi ha esibito lo statuto con tessera d’iscrizione del notaio Calogero Savatteri. Là figura come il n.° 5 dei soci onorari ed vi fa parte nell’agosto del 1873 - dopo, dunque, le vicende del maggio di quel Circolo. Presidente effettivo risulta Scibetta Salvatore. Il Savatteri è quindi perché - penso - i primi quattro soci onorari erano Giuseppe Garibaldi Presidente onorario e Maurizio Quadrio, Aurelio Saffi e Federico Campanella (vedasi Gabinetto Girgenti 10/7/1875).. Gaetano Savatteri mi ha fatto vedere anche la bozza della lettera che il notaio Calogero Savatteri mandò al circolo nell’agosto di quell’anno per aderirvi. Non fu dunque socio della prima società inaugurata il 6 gennaio 1873. Palesemente vi aderisce per polemizzare con i Matrona ed anche, indirettamente, con il fratello Gioacchino.Mi Pare che lo statuto - datato 6/1/1873 reca la firma di un presidente, se non ricordo male Romano, e del segretario Orcel.Tutti questi dati vanno però ricontrollati. Il Messana ne parla ma a modo suo. )Vedere il trafiletto del Giornale di Sicilia).

Gaetano Savatteri mi ha fatto vedere la bozza di un proclama su carta intestastata del Mutuo Soccorso risalente alla data della morte del notaio Calogero Savatteri, ove viene tagliata una frase d’attacco contro il sindaco (Gioacchino Savatteri) - onta oltre la morte, mi pare - sindaco che avrebbe negato il gonfalone del Comune ai funerali del fratello Calogero Savatteri.Una bega di famiglia continuata, a quanto pare, dopo. Morto - per infarto, dice il Messana - Gioacchino Savatteri, senza figli, i suoi beni furono rapinati (ma c’erano ancora?) degli eredi diretti (il fretello Francesco Paolo e quella Rosalia che sposa Eugenio Napoleone Messa. Poco finì al figlio di Calogero - Gaetano - caduto nelle grinfie di un tutore poco benevolo. Cause a non finire! Ma per motivi d’eredità che non interessano lo storico. La causa per peculato delle famose settemila lire e rotte contro il Sindaco Gioacchino Savatteri si protrasse a lungo fino alle soglie di questo secolo.

Da notare che il timbro sul libretto-tessera-statuto dato al Savatteri reca i classici simboli della massoneria.

 

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Trafiletto del Giornale di Sicilia   del gennaio (attorno al 18) 1998. Firmato Sapi cioè Salvatore Petrotto - l’attuale sindaco di Racalmuto.

Racalmuto, “Mutuo Soccorso” festeggia i suoi primi 25 (sic) anni.

 

RACALMUTO. (sapi) Il sei gennaio nei locali del circolo “Mutuo soccorso” di Racalmuto è stata inaugurata una lapide in ricordo dei 125 anni dalla nascita della società. Dopo il saluto del vice sindaco Pippo Di Falco  e del presidente Stefano Matteliano, è intervenuto Gigi Restivo, che ha letto alcuni passi dello statuto ed ha illustrato la storia del circolo fondato da Giuseppe Romano, Vincenzo Tinebra, Natale Viola, Federico Campanella, Calogero Savatteri e Lorenzo Viviani nel 1873.

 

 

 

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fianco sinistro di chi entra della stessa cappella:

 

Notaro Pietro Cavallaro/ di gentil lignaggio, di Santa Fè cultore/ cultore/per lustri molti/ da chiragra e podagra oppresso/ostile funereo vel/ finì mondo quasi, a sue luci appose/ storia, filosofia, onestà rimaste/ patrocinar l’oppresso/ fugar l’intrigo/invida parca, infin, suo fil recise/ Egidio Tulumello/ desioso goder il nonno/ ratto al ciel volò/ Passeggier dai requie al grande/ ammira il paraninfo il bimbo/ detta conforti a genitori amati/ che su pietra e ne’ cuor/ cadauno incise/

Il 20 giugno 1860. Il 5 febbraro 1863.

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