Girolamo del Carretto
muore il 2 maggio (o il giorno prima del 1622 e non il sei maggio come dice
Siascia.
Lo attesta un atto di morte
del LIBER MORTUORUM che si conserva (ancora?) in Matrice a Racalmuto.
Sciascia afferma, invece. senza tema di smentita, che Girolamo Del Carretto muore "ucciso da un servo"
il 6 maggio 162 a "a casa sua".
Sappiam bene che
Sciascia non faceva di proprio ricerche
d’archivio. Qui si avvalse del Tinenra Martorana che aveva avuto modo di
leggere e tradurre il cartiglio che si trovava nel "sarcofago di granito”
che si conserva nella Chiesa del Carmine, quella fosca tomba sorretta da "due
pantere rincagnate”.
Vi era una pergamena – pensiamo - redatta da frati carmelitani. Noi disponiamo
delle foto scattate da Peppe Troisi. Nonvi è dubbio : là si legge "sei
maggio".
Ma noi che non ci fidiamo né di Siascia né tampoco di
Tinebra Martorana, siamo costretti a dubitare degli stessi frati carmelitani.
In Matrice residua il liner mortuorum di quel tempo e al
foglio 83 al n° 17 il conte lo troviamo
segnato come ogni comune mortale.
Niente morte violenta, niente servo Di Vita omicida: con l’accompagnamento del
clero dal castello alla chiesa conventuale di San Francesco. “il ill.mo conte
..fu morto e seppellito”. L’atto è
sinteticamente esplicito. Basta dare un sguardo.
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