giovedì 17 marzo 2016

A lu ma paisi (Racarmutu) la diciemmmi SARVIA: nn'aiu nna troffa ca un finisci ma nni la ma robba a Buovu.




Venerdì, 04 Aprile 2014 08:15

Salvia

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Immagine puramente esemplificativa Immagine puramente esemplificativa
La pianta si presenta come un arbusto sempreverde, i fiori sono di un bel violetto e  le foglie sono ovali e lanceolate, di colore verde-grigiastro e  hanno al tatto una caratteristica consistenza vellutata. L’odore particolare delle foglie è dovuto alla presenza di un mix di olii essenziali . Ampiamente diffusa nell’area mediterranea, più negli orti che allo stato selvatico, in Sicilia la pianta è largamente presente soprattutto nelle zone esposte a sole e vento. L’uso della Salvia risale ai tempi antichi  degli Egizi e dei Romani, furono questi ultimi infatti a conferire il nome in uso alla pianta, la parola salvia deriva infatti da salvus ovvero salvo, sano o salus ovvero salute, proprio ad indicare le benefiche proprietà riconosciute a questo arbusto. Questi popoli antichi infatti, avevano sviluppato conoscenze a riguardo tali da far trovare largo impiego a questa pianta sia in cucina quale agente aromatizzante che in ambito terapeutico. E’ proprio su  quest’ultimo aspetto che desideriamo in questo contesto porre la nostra attenzione; la salvia officinalis possiede diverse sostanze aromatiche che la rendono particolarmente attiva e utile per il nostro organismo. Occorre comunque precisare che l’uso di preparati di tale pianta officinale è sconsigliato nei soggetti in gravidanza, nell’allattamento e nei soggetti ipertesi, inoltre l’olio essenziale contiene il tuione, una sostanza neurotossica per uso interno. In tutti questi casi si rimanda pertanto al parere del medico.

Nome botanico:

Salvia officinalis

Famiglia botanica di appartenenza:

Lamiaceae

Principi attivi:

Alfa e beta thujone, alfa e beta pinene,  cineolo,  canfora, acido ursolico, acido oleanolico, saponosidi, acido fumarico, acido clorogenico, caffeico, rosmarinico, glicerico, salvina, enzimi, perossidasi, ossidoreduttasi, vitamina B1 e C, glucosidi del luteolo e dell’apigenolo,  camfene, b-myrcene, a-terpinene,limonene, cineolo 1-8 eucaliptolo,y-terpinene, paraymene, alfa e beta-tujone , canfora, linaiolo, acetato di bornile, cariofillene umulene, osido di cariofillene,triterpeni, colina, asparagina, acido fosforico, acido malico, acido ossalico, alcuni tannini, catechine, mucillagini.

Proprietà:

Battericida, diuretica, tonico cerebrale in caso di depressione leggera e atonia nervosa, antispasmodica, azione lenitiva per le emorroidi e le affezioni dell’occhio, azione antiinfiammatoria, regola il flusso mestruale, riduce i disturbi associati al climaterio, regola la sudorazione e riduce la glicemia nei diabetici.

Raccolta e conservazione:

Il periodo di raccolta inizia verso la fine della primavera e termina all’inizio dell’autunno. Le foglie migliori sono quelle della porzione superiore della pianta, le foglie non vanno lavate ma spolverate con un panno e quindi si conservano in un sacchetto di tela o di carta disposti all’ombra.

Preparazioni:

Infuso:
Preparate un infuso ponendo un cucchiaino di salvia  in dell’acqua calda, non bollente per evitare che gli olii essenziali vadano via. Lasciate riposare per una decina di minuti, filtrate e usate l’infuso per:
-     lenire i sintomi associati alla menopausa regolando i livelli di estrogeni, riducete infatti la sudorazione improvvisa tipica del climaterio
-    Lenire i sintomi dolorosi associati alle fasi pre e di inizio delle mestruazioni
-    Ridurre l’eccessiva sudorazione in genere, si può aggiungere a dell’altra acqua per realizzare un pediluvio o un maniluvio
-    Tonificare e migliorare le condizioni generali del tratto digerente
-    Trattare le febbri provocate da malesseri associati a disturbi di natura nervosa (evitare nei soggetti epilettici!)
-    Igiene e salute del tratto oro-faringeo, usato come collutorio, l’infuso vi permette di lenire e curare infezioni alla gola, ascessi e afte della bocca.
-    Contrastare l’impotenza e la frigidità, grazie ai suoi effetti sul sistema circolatorio e nervoso
Polvere:
Pestate in un mortaio delle foglie di salvia, aggiungetene un po’ sul dentifricio che usate per l’igiene orale e trattate le gengive infiammate.
Sciroppo:
Aggiungete a 200 ml di acqua circa 100 g di zucchero, un cucchiaino di timo, uno di Salvia secca o 4 foglie medie fresche e un pizzico di sale marino. Ponete a bollire su fiamma debole permettendo che tutto si amalgami. Filtrate e conservate in un contenitore di vetro previamente sterilizzato col vapore o con dell’acqua bollente e lasciato asciugare. La preparazione si mantiene in frigo per un periodo non superiore a una settimana. Questo sciroppo, negli adulti, è un ottimo rimedio per la tosse; la dose consigliata è pari ad un cucchiaino 4 volte al dì.
Le informazioni contenute in questo articolo non devono intendersi sostitutive del parere dei professionisti sanitari presso cui il lettore è in cura.

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