Quando vi sta uno stronzo di marrano che osa ostentare che lui " non ha paura dell'accusa di islamofobia, razzismo e
idiozie varie, [e ciò]vuol dire che il fuoco non è spento e che in qualsiasi
momento
ritornerà a illuminare il buio", allora io dico che purtroppo il fuoco è irrimediabilmente spento se imbecillità e malvagità e rinnegamenti del genere riescono ad avere eco in questo che tutti conclamiamiamo "PAESE della RAGIONE". Un paese di intelligentoni, sia chiaro, di intelleti acuti, forse tendenti al cinismo e alla sardonica blasfemia. Ma la pecora nera c'è in ogni famiglio, in ogni borgo natio. La pecora dai tanti spregevoli malaffari che si mette a belare, con qualche seguito, contraddittorie scemenze. Come ad esempio queste qui:
Se avete l’occasione, leggete Tristi Tropici, libro in cui
Claude Lèvi Strauss, fondatore della moderna antropologia, dell'antirazzismo,
della rottura della visione europeocentrista, fa un discorso tremendo, negli
anni Sessanta, dicendo che una volta letto il Corano non dobbiamo farci
illusioni. Il suo discorso è infinitamente più terrificante di quello di Oriana
Fallaci e Teo Van Gogh sommati insieme e questo anche perché loro parlano dopo
l’11 Settembre, mentre lui parla negli anni Sessanta quando si stavano formando
nell’islam un gran numero di linee riformiste e addirittura laiche.
Nessuno si faccia illusioni, dice Claude Lèvi Strass, la
laicità, la tolleranza, nell'islam sono equilibrio instabile, perchè sono
vietate dal Corano. Claude Lèvi Strass è l’autore della teoria che tutte le
religioni devono essere rispettate e che quando non si rispetta una religione,
in un certo senso, è una forma di razzismo rispetto agli uomini e alle donne
che quella religione l’hanno formata spontaneamente perché, nelle condizioni in
cui erano, era il meglio che si poteva fare. Claude Lèvi Strass nega che
l’Islam sia una religione perché non è mai stata formata da un gruppo in
maniera spontanea, essendo sempre stata imposta militarmente a qualsiasi
nazione. Per la religione islamica è importante che non si crei una complicità
tra marito e moglie, i due coniugi non si devono innamorare veramente se
vogliono essere mandati in due paradisi diversi. L’islam è l’unica religione
che nega i valori dell’amore coniugale. In più, quando è stata rilanciata
l’infibulazione e le mutilazioni dei genitali femminili che si stavano
estinguendo? Negli anni Ottanta, quando è stato rilanciato il velo. Il velo
islamico è stato cultura, fino agli anni Sessanta. Chiunque conosca i paesi
dell'islam in quegli anni se lo ricorda. Il velo era scomparso dalle città, ma
resisteva nelle campagne ed era qualcosa di talmente leggero da essere appunto
chiamato velo. Si portava sulle spalle, come uno scialle, e solo se la donna
passava vicino alla moschea, o al gruppo degli uomini, se lo posava sulla
testa. Si creava un gioco di seduzione, (mi nascondo perché tu mi guardi), che
non era solo con lo sguardo degli uomini, ma anche con quello del mondo. Il
velo era bello. Sempre. Era la bandiera di una donna: lei lo aveva scelto con i
colori che amava, quelli che le stavano meglio. Il velo era estetica, e decoro:
sul vestito lacerato e macchiato dai lavori, si metteva il velo, bello e
colorato e si usciva in ordine. Il velo aveva anche, sempre, la funzione con
cui era nato: nelle zone dell'islam del deserto era l'indispensabile protezione
che salvava il viso, il respiro e ancora di più i capelli nelle tempeste di
sabbia. Quel velo non faceva ammalare nessuno. Non impediva nulla. Non impediva
al sole di entrare a contatto con la pelle. La razza umana si è evoluta al
sole. La luce solare è il più importante integratore, la più straordinaria
medicina che la natura abbia messo a disposizione dell'uomo. Dalla luce del
sole e solo dalla luce del sole dipendono il metabolismo della Vitamina D e
quello della serotonina. Senza sole si ha un peggioramento dello stato emotivo
(depressione), della memoria e dell'apprendimento. Aumenta i comportamenti
aggressivi. Comporta la perdita di forza del sistema immunitario e della forza
fisica. Aumenta il livello di colestesolo nel sangue. Senza sole non si ha una
corretta produzione di vitamina D, senza la quale si hanno rachitismo,
osteoporosi e carie. Ha un effetto germicida, particolarmente brillante contro
la tubercolosi. È efficace contro affezioni cutanee. Diminuisce il rischio di
sviluppare tumori, soprattutto del polmone e della mammella. Il velo un tempo
era lieve e bello come un sogno. Un sogno cancellato dalla crudeltà di
Khomeini, degli integralisti, un sogno scomparso, sotto questi orrendi teli
spessi e neri.
Venti anni fa inorridivamo quando vedevamo i veli, adesso li
abbiamo interiorizzati. Stiamo interiorizzando la poligamia (Norvegia) e chi
siamo noi per giudicare l'infibulazione? (Svezia).
Claude Levy Stauss, icona della sinistra terzomondista (in
realtà non se lo sono mai letto) ha passato gli ultimi 20 anni della sua vita
ad avvertire sull'irreversibile pericolosità della presenza islamica.
Levi Strauss è stato il primo di una sempre più forte serie
di intellettuali che si è reso conto dell'invasione dell'Europa e di come le
tre armi, vittimismo palestinese, intimidazione fisica e occupazione
demografica stiano portando l'Europa a perdere la libertà. Molti di questi
intellettuali temono che ormai sia troppo tardi per invertire la rotta.
Se non lasceremo in eredità ai nostri figli la stessa
libertà che abbiamo ricevuto dai nostri padri, saremo degli indegni.
Ce la faremo! Ma abbiamo bisogno di tutta la nostra forza e
di tutta la forza della nostra storia, che è la storia del cristianesimo
europeo e non altro.
Se la forza di una catena è data dall'anello più debole, la
forza di una civiltà è data dal suo anello più forte. Fino a quando c'è
qualcuno che resiste, allora questa civiltà non è vinta, fino a quando abbiamo
qualcuno che non ha paura dell'accusa di islamofobia, razzismo e idiozie varie,
vuol dire che il fuoco non è spento e che in qualsiasi momento ritornerà a
illuminare il buio.
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Ma questo magghid' come ce l'ha la minchia? se ce l'ha circoncisa vada a rompere in arabo il,cazzo ai suoi simili nella sua terra di origine.Qui è solo un marrano, un rinnegato; solo dei dissennati possono dargli ascolto.
A Racalmato poi - come scrissi - per quasi tre secoli dal NONO all'UNDICESIMO noi eravamo felicemente "incivili" e così trattavamo i RUM:
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