domenica 27 gennaio 2013
IO LA SIGNORA MARIA SCIASCIA E L'ADEPHI
Col massimo della gentilezza di cui son capace interpellai l’ADELPHI. La sera stessa venni contattato per filo e mi si chiesero ragguagli. Fui invitato a farne una delucidazione scritta. La inviai e passarono settimane. Finalmente mi si risponde ad m…m e mi si nega ogni autorizzazione anche quella di tipo non richiesto. Quasi, quasi mi si vieta l’opera dell’ingegno altrui di un pittore vivente, vivo e vegeto. A prescindere dalla mia salace risposta, mi sovviene una strana lettera inviatami dalla moglie di Sciascia che mi premuro di pubblicare qui sotto. Se non capisco male, Sciascia per disposizione testamentaria vieta “la pubblicazione di tutti i suoi inediti, le sue lettere, gli articoli sparsi nei giornali”. Allora come si giustifica questo introvabile vol. 400 del catalogo Adelphi; chi l’ha autorizzato? E soprattutto è stato coerente con le disposizioni testamentarie la stampa e la divulgazione di un volume di inediti che si intitola mi pare “Fuoco sull’Acqua” ? La Fondazione Sciascia non cura il buon nome dello Scrittore? Che ha da dire il direttore Di Grado? E i nostri transeunti Commissari (uno è presidente della Fondazione) non se ne curano?
Nessun commento:
Posta un commento