E costoro, codesti detrattori vogliono almeno procedere ad un ravvedimento operoso, ad una resipisenza specie ora che vengono a galla mari di documenti non tanto giustificativi del Messana quanto comprovanti senza ombra di dubbio che al Messana non possono appiopparsi le infamie che artatamente e in modo martellato stanno facendo circolare.
i saluti. Calogero Taverna
7 agosto 2014
07/08/2014 12.28
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Caro dott. Tsaverna, per tagliare la testa al toro, come si suol dire, basterebbe che lei rendesse pubblici alcuni dei documenti che riabilitano Messana. In fondo a chi, com un minimo di serietà fa una ricerca, solo i documenti interessano, perchè sono quelli che necessitano alla formulazione di un giudizio, o alla sua riformulazione. Mi creda, il resto conta poco.
7 agosto 2014
07/08/2014 17.04
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Gentilissimo Professore, non sono per niente d'accordo. Io i documenti li ho già pubblicati, anche se non tutti. Questi documenti e gli altri non riabilitano il Messana per il semplìce fatto che non c'è nulla da riabilitare. Quello che c'è è che io conto ben sette fonti che falsando documenti, accantonandone altri evitando di completare le ricerche archivistiche, storiche e persino giornalistiche, trascurando sentenze passate in giudicato hanno calunniato il Messana. Provato che il Messana nel 1919 non fu stragista, che nel 1942 non fu criminale di guerra e peggio, che diciamo il primo maggio del 1947 non era "capo del banditismo siciliano" (sue parole), che di conseguenza da siffatte intenzionali calunnie ne sono derivati gravissimi danni alla famiglia di OGGI, delle due una: o le fonti - come ho cercato in tutti i modi di farle ravvedere - rettificano le loro calunniose condanne, o saranno i competenti tribunali a stabilire la verità dei fatti con le conseguenze del caso. Quindi il toro può starsene tranquillamente con la sua testa sul collo. Né a me (extra partes) né alla offesa signora Giovanna Messana può importare dei calunniatori .
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