lunedì 14 marzo 2016


Pala1580

Votanti nel 1580
 
 
Palagonia n.° 631
 
 
 
 
 
Elettore
note
titolo
303
SAVATTERI GERONIMO
ut proximus
 

 

 

ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO

 

FONDO ARCHIVISTICO PALAGONIA

ARCHIVI PRIVATI

UNITA’: N.° 709

 

 

Anni 1613-1749

66
Savatteri don Francesco
8
106
Savatteri sac. d. Michel'Angelo
21
67
Savatteri don Francesco, rivela s. 4 per raccolto f.f per 1763, quali f.f. li bisognano s. 3 per simenza, s. 2 per soccorso di d.° sem.° e s. 3 a comp. Di dette s.8 per mangia
8
 
107
Savatteri sac. d. Michel'Angelo,  rivela s. 21 ff. raccolto XI ind. 1763, delli quali mi bisognano s. 2.8 ff. per simenza, s. 5 per soccorso di detto sem.° e sem.° di legumi ed orzo, s. 4  dati in accodo e s. 10 per mangia e commodo di casa
21
 

 

 

Nalbfil

Anno 1658:et più da Don Salvatore Pitrozzella per li decursi doveano  l'heredi del quondam SIPIONE SAVATTERI delli debiti legati alla fabrica di d.a Chiesa dal quondam don Gio: Battista d'Acquisto onze vintiquattro e tt. quindeci dico---------- -/ 24.15

Negli atti giudiziari dell’arciprete Tirone avverso i coniugi Giuseppe Savatteri e Concetta Matrona abbiamo la ricostruzione della provenienza di tali beni. Come risulta da un atto del 3 settembre 1659, la Confraternita del SS. Crocifisso di Racalmuto aveva diritto ad un canone di proprietà «primitivo veluti jus pheudi et proprietatis su terre della Menta e Culmitella». Trattavasi, in base a quel che si desume da altri atti, di un fondo di quattro salme e tumoli sei di terre ubicate nel feudo Menta, contrada Fico Amara, detta - secondo l’arc. Tirone - «in quei tempi Mercanti». Del resto aggiunge l’arciprete che «il nome di contrada fico amara e Mercanti andiede in disuso. Questa contrada prese nome di SS. Crocifisso.»

Non essendo stato pagato tale canone per più di un triennio, ed essendo state le suddette terre abbandonate, la confraternita del SS. Crocifisso esperì il diritto domenicale di avocazione del fondo per distruzione di migliorie, mancata corresponsione del canone ed abbandono delle terre dell’enfiteuta che era tal Giaimo Lo Brutto. Essa, pertanto, fu immessa nel pieno possesso delle cennate terre della Menta secondo il rito del tempo con atto notarile del 3 settembre 1659,  redatto innanzi a quattro testimoni.

Gli atti giudiziari tacciono sulle vicende che intercorsero tra il 1659 ed il 1767, un intervallo di tempo in cui si colloca la dotazione dell’Oratorio Filippino. Intanto non so su che cosa basi l’arc. Tirone il ruolo sostenuto dalla Confraternita del SS. Crocifisso. Di questa conosco il vago accenno contenuto nell’elenco della Giuliana della Curia Vescovile - voce Racalmuto, pag. 205 - che riguarda la «conferma della Conf.ta del SS. Crocifisso - reg.tro 1669-70, pag. 488».  Ma qualche chiarimento lo troviamo in quest’atto del 10 ottobre 1648 del notaio Michelangelo Morreale. Trattasi della «recognitio pro Archiconfraternitate SS.mi Crucifixi contra Donnam Vittoriam del Carretto e Morreale». In esso la Del Carretto (del ramo collaterale dei locali conti) si obbliga di corrispondere  al «Rev. D. Joseph Thodaro .. uti procuratori venerabilis Archiconfraternitatis SS.mi Crucifixi fundatae in Ecclesia Sancti Antonii huius terrae Racalmuti .. uncias quinque red. ann. cens. et red.bus dictae Archiconfraternitatis cession. nomine Petri Piamontesio et alijs nominibus in scripturis debitas, et anno quolibet solvendas supra loco qui olim erat dicti quondam de Monteleone vigore contractus emphiteuci celebrati in actis notarij Nicolai Monteleone die XXIIIJ Maij XII ind. 1584 et contractus solutionis donationis et assignationis  in actis not. Simonis de Arnone die 31 aug. 1605 et aliorum contractum  in eis calendatorum.» inoltre «supradicta Donna Victoria .. solvere promisit .. seque sollemniter obligavit et obligat eidem de Thodaro dicto nomine pro se et pro successoribus in dicta Archiconfraternitate in perpetuum uncias centum quatraginta una p.g. tempore annorum decem in decem equalibus solutionibus et partitis anno quolibet facere numerando et cursuro a die date literarum Civitatis Agrigenti ... Et sunt uncias 141 in totalem complimentum omnium censuum decursorum annorum retropreteritorum enumerandorum ab anno 1608 usque et per annum presentem inclusive , ratione d. unc. quinque anno dictae Archiconfraternitate debitae super dicta vinea.»

Quell’arcicofraternita era dunque operante dentro la chiesa di S. Antonio e siamo nel 1648. Ne è procuratore il sac. d. Giuseppe Todaro che muore il 7 maggio 1650.[1]Successivamente alla morte del sacerdote Todaro, si rinviene l’atto del 3 settembre 1659 di cui sopra; dopo dell’arciconfraternita si perdono le tracce e tutto fa pensare che si sia estinta: si spiega forse così perchè in un primo tempo i benefici di quel sodalizio finirono all’Oratorio di S. Filippo Neri, per volere del Vescovo Rini.

Nel 1767 il vescovo Lucchesi Palli si ritrova vacanti quei beni della Arciconfraternita del SS. Crocifisso e con bolla dell’8 luglio 1767 li assegna al sac. D. Francesco Busuito. La ricostruzione di un successivo beneficiario, il sac. Don Calogero Matrona, fatta il 15 giugno 1870, è particolarmente vivace ed intrigante.

«Con Bolla di erezione in titolo dell’8 luglio 1767 - vi si legge fra l’altro - da Monsignor Lucchesi fu eretto nella Cappella del SS.mo Crocifisso dentro la Chiesa Madre di Racalmuto un beneficio semplice in adjutorium   Parochi di libera collazione da conferirsi a concorso ai naturali di Racalmuto con le obbligazioni di coadiuvare il Parroco nell’esercizio della sua cura, di celebrare in diverse solennità dell’anno nell’anzidetta Cappella numero trenta Messe, constituendosi in dote del beneficio taluni beni, che esistevano nella Chiesa senza alcuna destinazione, dandosene anche l’amministrazione allo stesso Beneficiale. Riserbavasi però il Vescovo fondatore il diritto di conferire la prima volta il beneficio, di cui si tratta, senza la legge e forma del concorso in persona di un soggetto a di lui piacimento.

«In seguito di che con bolla di elezione del 10 luglio 1767 dallo stesso Monsignor Lucchesi fu eletto per primo Beneficiale il Sac. Don Francesco Busuito di Racalmuto, allora Rettore del Seminario di Girgenti dispensandolo dall’obbligo del concorso, e dalla residenza, e facoltandolo ad un tempo a sostituire a di lui arbitrio un Ecclesiastico, per adempire in di lui vece le obbligazioni e pesi tutti al beneficio inerenti.

«Appena verificatasi tale elezione, come risulta da un avviso dato dal Parroco locale di quel tempo, dal Sac. Don Giuseppe Savatteri qual uno degli eredi e successori di D. Giaimo Lo Brutto di Racalmuto impugnavasi la fondazione e ricorrendo al Tribunale della Reggia Gran Corte Civile, otteneva lettere citatoriali contro il detto Reverendo Busuito, affine di rivendicare i fondi constituiti come sopra in dote al beneficio come appartenenti al suddetto Lo Brutto. Sostenevasi dal Savatteri che la Confraternita del SS.mo Crocifisso dentro la suaccennata Chiesa Madre percepiva onze cinque annue per ragion di canone enfiteutico sopra quattro salme di terre esistenti nello Stato di Racalmuto contrada Menta dotate alla moglie del suddetto D. Giaimo Lo Brutto dalla di lei zia D. Vittoria del Carretto, annuo canone destinato per legato di maritaggio di un orfana. Nel 1659 i Rettori della cennata Confraternita per attrarsi di pagamento del canone anzidetto e per deterioramenti avvenuti nei suddivisati fondi, unitamente all’Arciprete e Deputati dei Luoghi Pii senza figura di giudizio e senza le debite formalità giudiziarie s’impossessavano di quei fondi e melioramenti in essi fatti dal predetto Lo Brutto. Si credettero autorizzati a far ciò senza ricorrere alle procedure giudiziarie da un patto enfiteuco solito apporsi in simili contratti, in cui espressavasi, che venendo meno il pagamento o deteriorandosi il fondo fosse lecito all’Enfiteuta di propria autorità ripigliarsi il fondo enfiteuco, come tutto rilevasi dagli atti di possesso presso Notar Michelangelo Morreale di Racalmuto sotto il 3 settembre 13 Ind. 1659. Così postasi la Chiesa in possesso dei fondi, conosciutosi che pagate le onze cinque per legato di maritaggio ed i pesi efficienti, il resto delle fruttificazioni rimaneva senza destinazione, pensavasi dal Vescovo Monsignor Lucchesi per di esse fondare il beneficio anzidetto, che indi conferivasi al sopra indicato Sac. Busuito. Impugnavasi questo fatto dal sac. Savatteri e facevalo come sopra citare a fin di chiarirsi nulla la suddivisata fondazione. Ma il beneficiale frapposti buoni amici persuase il Savatteri a rimettere tutto al saggio arbitrio di S.E. Rev.ma Monsignor Vescovo di Girgenti, il quale tutto riponendo sotto lo esame dell’Assessore Canonico d. Nicolò A. Longe, fattesi varie sessioni inanzi a lui con l’intervento dell’arciprete di Racalmuto per parte del Beneficiale e di altra persona per parte del contendente Savatteri, dichiaravasi dall’Assessore nullo l’impossessamento dei fondi e riconosciuta evidentemente la usurpazione dei fondi fatta dalla Chiesa. Ma protrattosi a lungo l’affare, pria di definirsi pubblicavasi la prammatica della prescrizione del 22 settembre 1798, quindi il Beneficiale avvalendosi di tal legge non volle più fare ulteriori trattamenti della causa, né arrendersi alle pretensioni del Savatteri.

«Morto però il Beneficiale, il cennato Savatteri fece ricorso al Re e dalla Segreteria Reale abbassavasi biglietto alla Giunta dei Presidenti e Consultori per informare. Moriva intanto il Savatteri ed il di costui erede Don Pietro Cavallaro e Savatteri agendo con più di moderazione pensava di mettere l’affare in mano del Vescovo Monsignor Granata, e desiderandosi dal ricorrente che il beneficio rimanesse, si contentava soltanto che divenisse patrimoniale e proprio della di lui famiglia e suoi discendenti.

«Il Vescovo conosciuta la validità delle ragioni e la pienezza del diritto del ricorrente, perché fondato il beneficio sopra beni proprii di D. Giaimo Lo Brutto di lui autore, a vista della patente usurpazione fattasi dalla Chiesa, della non ecclesiasticità del beneficio, perché fondato senza la volontà del padrone dei fondi, pensò accordarne la prelazione ai discendenti della famiglia Brutto. Quindi perché conobbe la verità delle cose per conscienzioso temperamento pensò conferire anche in minore età quel beneficio ad un chierico erede dei beni, che è l’attuale investito Cavallaro. Ed infatti il conferì con decisione del 16 giugno 1804. [...] Ottenne per ciò pria dispensa della Santa Sede, perché al detto chierico avesse potuto conferire il beneficio nella minore età di anni 14, lo dispensò dalla legge del concorso e dell’obbligo della coadiuvazione del Parroco nello adempimento degli offici parrocchiali sino all’età del sacerdozio e gli diede l’amministrazione dei beni dotalizii [...]»

Al beneficiale don Ignazio Cavallaro succede il nipote (figlio della sorella) don Calogero Matrona, con bolla di Monsignor Domenico Turano del 1° marzo 1875. Ma non fu una successione pacifica. Vi si rivoltò contro Giuseppe Savatteri, unitamente alla moglie donna Concetta Matrona, con cause, ricorsi, appelli che durarono decenni. Eugenio Messana, nello scrivere le sue memorie su Racalmuto, risente ancora di quel clima infuocato che in proposito si respirava ancora nella sua famiglia.

Il beneficio del Crocifisso è quindi oggetto di una bolla di collazione nel 1902 (cfr. reg. Vescovi 1902 pag. 703). Viene poi assegnato al padre Farrauto, per passare nelle mani di padre Arrigo. Attualmente è accentrato presso la Curia vescovile di Agrigento.

 

Nalcar

die 13 januarii 1690

 

Officiati

1.     Santo d’Acquista terrae Racalmuti (ex 12 coristi);

2.     don Antonio de Amico;

3.     don David Corso;

4.     don Vincentio Casuccio Racalmuti;

5.     don Francesco Pistone;

6.     don Nicolao Carnazza;

7.     don Filippo Cino;

8.     don Giovanni Sferrazza;

9.     don Francesco Savatteri;

10. don Pietro Casuccio;

11. don Vincenzo Castrogiovanni;

12. don Santo la Matina.

 

1.     don Caetanus Cirami (un casu vacationis mansionarium);

2.     don Fabritio Signorino (de suprannumerariis);

 

·       don Sthefanus Faija (soprannumerario della sacra distribuzione);

·       don Calogero Cavallaro (       ‘’               ‘’      ‘’         ‘’             );

don Pietro d’Agrò          (       ‘’               ‘’      ‘’

 

1217
SAVATTERI BELLADONNA
S. Margaritella
1218
SAVATTERI MARINELLA
S. Margaritella
1219
SAVATTERI MATTHEO
S. Giuliano
1220
SAVATTERI NARDO
Fontana
1221
SAVATTERI PAOLO
S. Giuliano
1222
SAVATTERI SAPIUNI
Fontana

[quartieri errati]

 

[sesto]

 

Rivelo dell'insieme

di

Francesco GRILLO come Magister Notarius della Corte delli MAGNIFICI GIURATI di questa terra di Racalmuto presentato hoggi primo Giugno 8^ Ind. 1715

 

 

A 31 Agosto 1712 quinta Ind.

Giuseppe Vigna fece venditione e subjugatione con potestà di potersela redimere  alla Ven. Cappella della Annunciata di questa di tarì sei annuali imposti sopra una casa terrana in questa Terra quartieri di S. Margaritella confinante colle case di Gio: Battista Barberi e colle case di Nicolao Terrana, [e] sopra tumoli quattro e monnello uno di terra nel fegho della Menta confinante colle terre di Vincenzo Terrana, e colle terre dell'eredi del quondam Alberti Rizzo, ed altri confini per sopra uno chiantato (?) consistente in migliaro uno e ... duicento in questo stato contrada ... ... ... confinante colle terre di mastro Stefano Savatteri e colla vigna e beni dell'heredi del quondam Stefano Castello ed altri confini, e generalmente sopra tutti li suoi beni come meglio si vede in detto contratto stipulato per l'atti di Notaro Isidoro lo Brutto sotto il di di sopra. Insinuato in questa Corte sotto il Primo sopra detto Sesta

 

2 FEBBRAIO 1732

Il Cl. Giovanni SAVATTERI di questa terra di Racalmuto desideran­

do ascendere all'Ordini Sacri si ha costituito il suo patrimonio, 

pertanto  se alcuno sapesse che il d.to patrimonio sia  simulato, 

fiduciario o che non sia bastante o di realta'dal detto Cl. o che 

il sud.to di SAVATTERI sia di mali costumi, inquisito, querelato, 

processato,  o  che  habbia altro impedimento  canonico  per  non 

potere  ascendere  all' ordine del Suddiaconato,  come  se  fosse 

irregolare, illegitimo o simile impedimento lo venghi a rivelare.
ð73

Š2 FEBBRAIO 1732

Il Cl. Giovanni SAVATTERI di questa terra di Racalmuto desideran­

do ascendere all'Ordini Sacri si ha costituito il suo  patrimonio 

una Cappella di onze 10 annuali con l'onere di Messi dieci fonda­

ta nell'altare di. S. Leonardo in Serra di Falco come appare  per 

contratto  di fundat.e ed elettione stipulato per l'atti  di  N.o 

Simone BONI' sotto li 14 Gennaro 1732 ed in Supplimento una Vigna 

consistente  in migliara cinque con Tumuli due e Mondelli due  di 

terre  vacue  confinata con la Vigna di N.o  Michael  Vaccaro,  e 

altri confini nella contrada di BOVO e numero cinque case  conla­

terali confinati con le casi di d. Vincenzo La Matina nel quarte­

ri  del Monte in virtu' di donatione stipulata per l'atti di  N.o 

Nicolo'  Pumo. pertanto se alcuno sapesse che il d.to  patrimonio 

sia  simulato fiduciario o che non sia bastante o  di  realta'dal 

detto  Cl.  o  che il sud.to di SAVATTERI sia  di  mali  costumi, 

inquisito, querelato, processato, o che habbia altro  impedimento 

canonico  per  non potere ascendere all' ordini  sacri,  come  se 

fosse  irregolare,  illegitimo o simile impedimento lo  venghi  a 

rivelare.

24 31 AGOSTO, 4 SETTEMBRE 1732

Il  Sudiacono  Giovanni SAVATTERI di questa  terra  di  Racalmuto 

desiderando  ascendere all' ordine Diaconale si ha costituito  il 

suo patrimonio, pertanto se alcuno sapesse che il d.to patrimonio 

non  essere  bastante o di realta'dal detto Suddiacono o  che  il 

sud.to  di SAVATTERI sia di mali costumi,  inquisito,  querelato, 

processato,  o  che  habbia altro impedimento  canonico  per  non 

potere ascendere al Diaconato, come se fosse irregolare,  illegi­

timo o simile impedimento lo venghi a rivelare.
30 NOVEMBRE, 7 DICEMBRE XI Ind. 1732

Il Diacono Giovanni SAVATTERI di questa terra di Racalmuto  desi­

derando ascendere all' ordine Sacerdotale si ha costituito il suo 

patrimonio, pertanto se alcuno sapesse che il d.to patrimonio non 

essere bastante o di realta' del detto Diacono o che il sud.to di 

SAVATTERI sia di mali costumi, inquisito, querelato,  processato, 

o che habbia altro impedimento canonico per non potere  ascendere 

al d.o Ordine Sacerdotale, come se fosse irregolare, illegitimo o 

simile impedimento lo venghi a rivelare.

NUMERAZIONE
D'ANIME
ANNO 1660
 
329
SAVATTERI
GIACUMU C.TO CARLU F. C. FRANCISCU F. C.TO
 
466
SAVATTERI
MINICU MASTRO C. ANGELA M. C.TA
MASTRO
879
SAVATTERI
SEBASTIANU MASTRO C.TO
MASTRO
882
SAVATTERI
FILIPPU C.TO FILIPPA M. C.TA BARTHOLA F. MARIA LA BOSCA SORO SCHETTA C.TA
944
SAVATTERI
SIPIUNI C.TO CARLA M. C.TA
 
1414
SAVATTERI
MICHELI MASTRO C. MARGARITA M. C. FRANCISCU F. GIOSEPPA ANTONINA DI SALVU FAMULA SCHETTA
MASTRO

 

 
MATRICE DI RACALMUTO - STATI DI FAMIGLIA  - " Numerazione di anime" ANNO PRES. 1786
 
56
SAVATTERI
Giuseppe
 
 
don
5
2
7
228
SAVATTERI
Giuseppe
 
 
 
2
2
4
293
SAVATTERI
Vincenzo
 
 
don
1
2
3
495
SAVATTERI
Calogero
 
 
 
3
2
5
546
SAVATTERI
Dorotea
 
 
vedova donna
2
1
3
547
SAVATTERI
Leonardo
 
 
don
2
1
3

 

44
1794
../6/1794
SAVATTERI D. VINCENZO REL. Q. D. GIUSEPPA CASTIGLIONE
AGRO' (D') D. MARIANNA FU M.° LORENZO E LA VIVENTE
PETRUZZELLA ...
MAGGIO GIUGNO 1794 - OBIECTUM FUIT IMPEDIMENTUM AFFINITATIS

 

 

 
 
 
 
ELENCO DEI MORTI DI RACALMUTO A  PARTIRE DAL 1652 - PRIMO MAGGIO
 
 
 
 
 
 
 
28
10
1652
Savatteri
Giovanni
0
 
2
68
1
Filippo e Filippa
S. Maria del Carmelo
1
10
 
 
per Michele Prato
 
68
27
11
1653
Savatteri
Santo
18
 
 
214
1
Sebastiano e Bartola
S. Maria del Carmelo
5
10
Morreale Antonino
 
presente clero
 
214

 

 

VOL. 3406
1799-800
RAZIONALE FRANCESCO PIRRONE: DEPUTATI SALVATORE GAMBUTO; GIUSEPPE MATTINA; CALOGERO FARRAUTO, REGIO PROCONSERVATORE: LI MAGNIFICI GIURATI MARCO MATRONA; GASPARE SAVATTERI; ANTONIO BELLAVIA; D. VINCENZO GRILLO E INGRAO : COLLETTORE D. VINCENZO BELLAVIA; TE
TESORERIERE D. ANTONIO GRILLO ED ALESSI
 
 
1801-02
RATIONALE GIUSEPPE GONZALES; DEPUTATI: NOTARO GIUSEPPE GAMBUTO; ANTONINO GRILLO ED ALESSI; CALOGERO FARAUTO PROCONSERVATORE
DOCUMENTAZIONE DEI FRUMENTI ANNONARII
 
 
 
DON ROSARIO MACALUSO SAGRISTA DELLA VE. MADRE CHIESA
 
 
INCIPIT INDICTIO X:a AMARISSIMA
 
 
 
20
2
1672
Giacomo
Scipiuni Carla q.
Savatteri
1
Or. S. Sacr.to
20
3
1672
Giacomo
f. di Sapiuni
Savatteri
1
Matrice

 

17
4
1615
Grilletta
Paulo
Nicolao q.am
Joanna
Cancilleri
Francesca
Paulino q.am
Margarita q.am
Savatteri cl. Francesco
D'ASARO PETRO
Sanfilippo Giuseppe
Il Pittore figura qui quale teste.
17
4
1615
Missina
Petro
Martino q.am
Catarina q.am
Lo Brutto
Joanna
Petro q.am
Candia q.am
Savatteri cl. Francesco
D'ASARO PETRO
Sanfilippo Giuseppe
Il Pittore figura qui quale teste.

 

 

 

 

Comunioni 1643

154
Antonina
Savattera (la)

 

 

MORTI  1694  1707
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
56
20.3.1695
ANGELA
UXOR Q. MAG. DOMINICI
SAVATTERI
MAGISTER
50
 
 
S.GIULIANO
P.NICOLAUM ORD. S.AUGUSTINI CONFES.M PROBATUM
187
30.6.1696
ELISABETTA
UXOR FRANCISCI
SAVATTERI
 
55
 
 
MATRICE
SFERRAZZA SALVATORE CAPP.
211
5.9.1696
MICHELANGELO
VINCENZO
URSULA
SAVATTERI
 
 
1
 
MONTE
 
 
484
7.8.1698
GIOVANNI M.
SEBASTIANO M.
ANGELICA
SAVATTERI
MASTRO
17
 
 
S. GIUSEPPE
D'AMICO ANTONINO
690
20.9.1699
FILIPPO
VIR PHILIPPE
 
SAVATTERI
 
60
 
 
S. MARIA MONTIS
DE BENEDICTO VINCENZO
753
24.1.1700
ANGELA
UXOR MAG. SEBASTIANI
SAVATTERI
MASTRO
50
 
 
HORATORIO THAU
DE BENEDICTO VINCENZO
1038
8.8.1702
STEFANO
VINCENZO
URSULA
SAVATTERI
 
 
 
6
MATRICE
 
 
1064
2.10.1702
SEBASTIANO MAG.
VIR MARIE
 
SAVATTERI
MASTRO
70
 
 
S. GIUSEPPE
DE BENEDICTO VINCENZO
1662
25.3.1707
TERESA SOROR
TERZIARIA ORDINIS S. MARIE DE MONTE CARMELO
SAVATTERI
 
44
 
 
MATRICE
DE BENEDICTO VINCENZO
GRATIS

 

Censimento del 1664

256
SAVATTERI
SIPIUNI
 
C.
3
1
4
NIPOTE DI SCIPIONE SAVATTERI DI CUI PARLA MESSANA
 
SAVATTERI
CARLA
M.
C.
 
 
 
 
 
SAVATTERI
STEFANU
 
 
 
 
 
 
 
SAVATTERI
JACUPU
F.
 
 
 
 
 
257
SAVATTERI
FRANCESCO DI IACUPU
C.
2
1
3
 
 
SAVATTERI
LISABETTA
M.
C.
 
 
 
 
 
SAVATTERI
MARIANU
F.
 
 
 
 
 
258
SAVATTERI
CARLO DI IACUPU
 
C.
1
 
1
 
389
SAVATTERI
DOMINICU
 
C.
1
2
3
MASTRO
 
SAVATTERI
ANGELA
M.
 
 
 
 
44
 
SAVATTERI
URSULA
F.
 
 
 
 
 
734
SAVATTERI
BASTIANO
 
C.
2
2
4
 
 
SAVATTERI
ANGELICA
M.
C.
 
 
 
 
 
SAVATTERI
ANTONINO
F.
 
 
 
 
 
 
SAVATTERI
GIOVANNA
 
C.
 
 
 
SORU SCHETTA
736
SAVATTERI
FILIPPO
 
C.
1
3
4
 
 
SAVATTERI
FILIPPA
M.
C.
 
 
 
 
 
SAVATTERI
BARTOLA
 
 
 
 
 
 
 
SAVATTERI
URSULA
F.
 
 
 
 
 
777
SAVATTERI
GIUSEPPA
 
C.
 
1
1
VID.

 

 

20
6
9
1749
Savatteri
Franciscus
Jacobi quondam
Rose
Cino
Angela
Franco quondam
Maddalene
Grillo D. Melchior
Picone Calogero
Busuito Joseph clericus
 
 
benedicti fuere per don Salvatore Lo Brutto de licentia don Melchior Grillo oeconymus
 
23
28
9
1749
Savatteri
Antoninus
Jacobi quondam
Gratie
Savarino
Vincentia
Antonino quondam
Catharine
Conti Hieronymus cap.nus
Carbone Carmelo
Carbone Joanne
 
 
 
 

 

 

6
9
1749
Savatteri
Franciscus
Jacobi quondam
Rose
Cino
Angela
Franco quondam
Maddalene
Grillo D. Melchior
Picone Calogero
Busuito Joseph clericus
 
benedicti fuere per don Salvatore Lo Brutto de licentia don Melchior Grillo oeconymus
28
9
1749
Savatteri
Antoninus
Jacobi quondam
Gratie
Savarino
Vincentia
Antonino quondam
Catharine
Conti Hieronymus cap.nus
Carbone Carmelo
Carbone Joanne
 
 

 

 

4
5
1749
Ristivo
Joseph
Silvestri quondam
Marthe
Lavaiella
Tomasa
Antonii
Stephane
Savatteri Michelangelus
Benedicto Josepho
Biondi Franco
15
6
1749
Giglia
Marianus
Didaci quondam
Gratie
Savarino di Naro
Crucifissa
Hieronimi
Dominice
Savatteri Michelangelus
La Licata Franco
Savarino Joseph
23
6
1749
Scime'
Petrus
viduus  quondam ....
Morreale
Antonina
vidua quondam Viti
Savatteri Michelangelus
Scibetta calogero
Scime' Calogero clericus
5
7
1749
Marturana
Joseph
Didaci quondam
Philippe
Macaluso
Calogera
Alberti quondam
Sante
Savatteri Michelangelus
Lo Brtutto Vincentius
Scime' Calogero
10
7
1749
Campanella
Joseph
viduus relictus quondam Francisca
Bufalino
Angela
vidua relicta quondam Laurentio
Savatteri Michelangelus
Busuito Joseph
Scime' Calogero
3
8
1749
Sardo (lo)
Petrus
Sebastiani quondam
Jerlanda
Curto
Jacuba
Petrini
Angele
Savatteri Michelangelus
Scime ' Calogero
Alessi Leonardus
2
10
1749
Virdiraimo
Dominicus
Antonii quondam
Leonarde
Acquista
Angelica
Antonii
Anne
Savatteri Michelangelus
Sferrazza Aloisio
Scime' Calogero clericus
19
10
1749
Bucculeri Campanella
Joseph
Antonini
Anne
Alaimo
Paulina
vidua relicta quondam Alberto
Savatteri Michelangelus
Campanella Ignatius
Busuito Joseph clericus
1
12
1749
Giali de Castrifilippi
Libertinus
 
 
Alaimo
Gerlanda
Joseph quondam
Teresie
Savatteri Michelangelus
Brucculeri Honophrio
Scime' Calogero clericus
6
4
1750
Pitrotto
Vincentius
Stephani quondam
Antonine
Capizzi
Antonia
Vincentii quondam
Josepha
Savatteri Michelangelus
La Licata Agustinus
Scime' Calogerus clericus
19
4
1750
Cino
Paulus
Calogeri quondam
Crucis
Piccione
Stephana
Joannis quondam
Blasie
Savatteri Michelangelus
Busuito Joseph clericus
Amella don Francesco
1
6
1750
Campanella
Calogerus
viduus quondam Anna
 
Palermo
Angela
Francisci quondam
Stephane
Savatteri Michelangelus
Di Rosa m. Didaco
Amato Joseph
15
6
1750
Chiarello
Joannes
Calogeri quondam
Anne
Nalbone
Francisca
Leonardo quondam
Savatteri Michelangelus
Busuito Joseph clericus
Picone Ignatio clericus
3
9
1750
Savarino
Joseph
Antonini quondam
Catharine
Marturana
Anna
Antonini
Catharine quondam
Savatteri Michelangelus
Picone Ignatio clericus
Milano Nicolao clericus
14
9
1750
Infantino de Serradifalci
Leonardus
Dominici
Ursule
La Licata
Pasquala
Petri
Joseph
Savatteri Michelangelus
Poma sacerdos Joanni battista
Scibetta Calogero clericus
13
12
1750
Di Nolfo
Salvatore
Andrea quondam
Joseph
Vicari
Anna
Viti quondam
Paule quondam
Savatteri Michelangelus
Milano Nicolao clericus
Busuito Joseph
10
1
1751
Costa
Didacus
Vincentii
Catharine quondam
Alessi
Ignatia
Mariani
Anne
Savatteri Michelangelus
Milano Nicolao clericus
Scibetta Calogerus clericus
10
1
1751
Costa
Vitus
viduus quondam Anna
Cino
Anna
Stephani quondam
Sante
Savatteri Michelangelus
Milano Nicolao clericus
Scibetta Calogerus clericus
17
1
1751
Zambito
Rosarius
viduus quondam Stephana
 
Alaimo Tiberi
Anna
Joseph quondam
Theresie
Savatteri Michelangelus
Miceli Antonio
Sferrazza Papa Antonio
17
1
1751
Giglia
Nicolaus
Matthei quondam
Gratie
Licata Zirillo
Lorentia
Joseph quondam
Anne
Savatteri Michelangelus
La Licata Francisco
Scibetta Calogerus clericus
18
1
1751
Collura
Thomas
Vincentii quondam
Francisce
Lattuca
Anna
Manfredi quondam
Francisce quondam
Savatteri Michelangelus
Milano Nicolao clericus
Busuito Joseph clericus
7
2
1751
La matina
Ignatius
Honuphrii quondam
Caetane
Falletta
Gerlanda
vidua quondam Joseph
Savatteri Michelangelus
Milano Nicolao clericus
Nalbone sac. Benedicto
8
3
1751
Alaimo
Philippus
viduus quondam Margharita
 
Fuca'
Gratia
vidua quondam Calogero
Savatteri Michelangelus
Castrogiovanni Petro m.
lo Brutto Pietro
19
4
1751
Mule' Vitamia
Joseph
Stephani quondam
Calogere
Majenza
Joseph
Stephani quondam
Joanne
Savatteri Michelangelus
Buscarino Leonardo
Busuito Joseph
20
4
1751
Amico (de) de Criptarum
Nicolaus M.
Antonini m.
Joanne
Scibetta
Calogera
vidua quondam Petri
Savatteri Michelangelus
Mule' Vitamia m. Simone
Scibetta Calogerus clericus

 

98
SAVATTERI
1795
7
128
SAVATTERI
1795
9
419
SAVATTERI
1795
21
855
SAVATTERI
1795
40
1050
SAVATTERI
1795
47
1060
SAVATTERI
1795
47
1272
SAVATTERI
1795
53
1523
SAVATTERI
1795
62

 

 

291
SAVATTERI
1844
13
310
SAVATTERI
1844
14
393
SAVATTERI
1844
19
398
SAVATTERI
1844
19
801
SAVATTERI
1844
39
902
SAVATTERI
1844
44
1260
SAVATTERI
1844
62
1417
SAVATTERI
1844
71
1563
SAVATTERI
1844
80

 

 

 

 

3
4
5
1749
Ristivo
Joseph
Silvestri quondam
Marthe
Lavaiella
Tomasa
Antonii
Stephane
Savatteri Michelangelus
Benedicto Josepho
Biondi Franco
7
15
6
1749
Giglia
Marianus
Didaci quondam
Gratie
Savarino di Naro
Crucifissa
Hieronimi
Dominice
Savatteri Michelangelus
La Licata Franco
Savarino Joseph
12
23
6
1749
Scime'
Petrus
viduus  quondam ....
 
Morreale
Antonina
vidua quondam Viti
 
Savatteri Michelangelus
Scibetta calogero
Scime' Calogero clericus



[1]) Secondo l’elenco della Matrice sarebbe invero deceduto il 7 aprile 1650 a 52 anni (cfr. col. 3 n.° 62). Si rilevano però due inesattezze. Nessun dubbio sulla data di morte può sorgere stante il seguente atto della Matrice:
7
5
1650
Todaro
Giuseppe Sacerdote
sepolto nella chiesa di S. Maria del Monte
gratis
 
Sull’età del  Sacerdote Todaro è da precisare che era già chierico nel 1598 come risulta del tuo elenco:
4
1598
GIUSEPPE
TODARO
CHIERICO
12
1600
GIUSEPPE
TODARO
CHIERICO
9
1632
GIUSEPPE
TODARO
 
4
1634
GIUSEPPE
TODARO
 
e nella visita del 1608 è già sacerdote abilitato alle confessioni. Sono portato a pensare che il sacerdote sia morto settantenne e questo potrebbe essere il suo atto di battesimo:
26
12
1580
Todaro
Joseppi
Vincenzo Mastro
Violanti
 

Nessun commento: